Home – Follie di penna – Follie radiofoniche – Contatti – Acquisti – Foto/video


Daniele Bellofiore
Mi sento come un lupo tra gli umani. Diverso, selvatico. Non adatto al circo. All’ipocrisia di questo mondo assurdo. Provo a scrivere le mie emozioni. Trasmetto in una radio libera.
Provo a fare la rivoluzione essendo me stesso.
Sono nato, voluto per metà, a Torino il 7 Maggio 1977 e ho imparato a volermi intero nel corso del tempo, scoprendo la meraviglia e l’orrore della vita in almeno 3 continenti diversi. Non voglio propinarvi un’inutile biografia, ma raccontarvi cosa amo e cosa odio. E quello che ho scelto di fare.
Amo la natura e gli animali. Tutto ciò che è passione, fuoco, tenerezza, anima. Non credo in nessun “Dio”, eppure sono sicuro che qualcosa anima il mondo e l’universo. Amo le anime inquiete, perché mi assomigliano. Amo scrivere, fare radio, ma senza l’ossessione dei numeri, degli ascolti, delle copie vendute. Amo “pochi, ma buoni”. Amo ciò che mi fa sorridere e tutto ciò che riesce ad emozionarmi. Amo la pace, senza riuscire mai a tirarmi indietro se c’è da fare una guerra in cui credo. Amo leggere. Ascoltare ciò che suscita il mio interesse. Amo esplorare, viaggiare, scoprire e una vita che abbia il profumo dell’avventura. Amo la vita, anche se la capisco poco.
Odio l’ipocrisia e la maschera che le persone mettono addosso e con cui mascherano infelicità profonde. Odio l’arroganza di chi ha un qualsiasi potere sul prossimo. Odio chi mi vuole cambiare o costringere a fare qualcosa in cui non credo. Odio le prediche, semplicemente perché nessuno è nelle condizioni per farne agli altri. Odio la finzione che non sia letteraria, artistica o cinematografica. Odio la pizza con l’ananas e tutto ciò che mi vuole convincere dell’assoluto valore del progresso. Odio i cambiamenti improvvisi delle persone e l’instabilità di certe anime, spesso mascherata da “consapevolezza di sé. Odio il compromesso che nasconde la svendita delle anime. Odio stare fermo, senza un sogno, un progetto, un’idea da realizzare.
Sono un’anima libera, anche quando mi impegno in qualcosa. Dono ogni cosa che ho dentro, fino a quando non mi spengono la luce dell’entusiasmo.
Sono un lupo tra gli umani. Uno spirito indiano in un corpo nordico. So stare nel fango e nella meraviglia. Mi sporco di entrambe.
I lupi sono coraggiosi, inseguono i camosci sui versanti più scoscesi della montagna, dove l’uomo rischia a ogni passo di ammazzarsi. I lupi sono scaltri, risalgono le valanghe in cerca degli animali uccisi e camminano in fila sulla neve, ricalcando le orme dei compagni per fare meno fatica. I lupi sono liberi: si inchinano alle leggi del branco, ma quando non c’è più posto tra i fratelli abbracciano la vita solitaria e vanno in cerca di nuovi spazi.
(Carlo Grande)